- 1. Lo shiatsu è una disciplina e un’arte che nasce nel contesto della cultura e della società giapponese; si basa su tecniche di pressione portate con i pollici, i palmi, secondo caratteristiche codificate.
- 2. La pratica dello shiatsu produce una comunicazione rispettosa e naturale mediante il contatto e la percezione.
- 3. La pratica dello shiatsu promuove la piena espressione delle risorse vitali dell’individuo per una migliore qualità della vita; favorisce l’attività e l’armonizzazione del Ki (comunemente tradotto con il termine “energia”), inteso come principio base di tutti i fenomeni vitali in natura.
- 4. Lo shiatsu si occupa di situazioni di benessere e disagio, salute, vitalità intese in modo differente da come le concepisce la cultura occidentale di questo secolo: non risultano quindi applicabili i concetti di malattia e terapia come sono comunemente vissuti.
- 5. La pratica dello shiatsu produce effetti benefici e rivitalizzanti in entrambi i soggetti coinvolti, che ne beneficiano sulla base delle proprie risorse e potenzialità. è pertanto una pratica che permette una possibilità evolutiva: – per il praticante attraverso un lavoro che investe la globalità del suo fare e del suo essere (postura, respiro, rafforzamento, centralità, sensibilità, stato mentale ecc.); – per il ricevente attraverso un risveglio generale della propria vitalità mediante aiuti e stimoli volti a migliorare e potenziare la sua capacità di relazionarsi con se stesso e con l’ambiente circostante.
- 6. Elemento centrale per lo sviluppo delle potenzialità vitali è la relazione che si esprime nello stimolo attraverso le pressioni e la conseguente risposta, la manifestazione e l’ascolto; i due soggetti praticano assieme su un piano di parità, pur nei diversi compiti: non è possibile identificare un ruolo dominante, di direzione, di maggior potere.
- 7. L’operatore shiatsu opera nell’ascolto e nel rispetto delle personali condizioni del ricevente, adattando le proprie capacità espressive-tecniche alla realtà del ricevente; la comunicazione tra i due soggetti nella pratica dello shiatsu non informa ma trasforma e può produrre situazioni non interpretabili nel nostro contesto culturale abituale. Tutto ciò stimola la creazione di nuovi modelli e di un linguaggio che esprimano questo tipo di esperienze.
- 8. Le modalità della pratica rendono lo shiatsu assolutamente sicuro, conferendogli possibilità di applicazione in ogni situazione; resta in ogni caso importante osservare cautele e attenzioni, soprattutto per quanti sono alle prime esperienze e non padroneggiano adeguatamente le tecniche.
- 9. La formazione dell’operatore shiatsu avviene attraverso un iter personale che si sviluppa nel tempo; l’apprendimento non passa attraverso il trasferimento di informazioni ma attraverso l’esperienza diretta e pratica; risulta pertanto non appropriata qualsiasi separazione tra teoria e pratica, sapere e fare, formazione e tirocinio.
- 10. Praticare lo shiatsu e proporre la pratica dello shiatsu è un diritto di ciascun individuo e di ciascun gruppo; qualsiasi limitazione alla pratica e/o alla promozione dello shiatsu è inaccettabile; lo shiatsu appartiene a tutti ed è impensabile riservarne la pratica a una categoria professionale.