Biografia di Tokujiro Namikoshi e nascita dello Shiatsu:

Tokujiro Namikoshi nacque il 3 novembre del trentottesimo anno dell’epoca Meiji (1905) a Tadotsu, città della prefettura di Kagawa.

All’età di 7 anni si trasferisce con l’intera famiglia nell’ Hokkaido, regione dal clima rigidissimo in Giappone.

A causa del trasferimento e del clima tipico della regione la madre di Tokujiro, di nome Masa, cominciò ad avvertire forti dolori alle ginocchia, che oggi conosciamo come reumatismi articolari.

Importantissimo questo fatto per la vita di Tokujiro e per la nascita dello shiatsu, in quanto il piccolo Tokujiro, nell’innocente desiderio di alleviare le sofferenza materne cominciò a massaggiarla, recandole notevolissimi benefici.
In seguito, una delle frasi ricorrenti del Grande Maestro Namikoshi sarà proprio “il cuore dello shiatsu è il cuore della madre”

Nel giro di pochi anni pare che Masa, la madre del piccolo Tokujiro, guarisse completamente dai dolori reumatici e riuscisse persino a partecipare al duro lavoro dei campi e ciò proprio grazie ai massaggi del piccolo Tokujiro.

 

Nel giro di pochi anni pare che Masa, la madre del piccolo Tokujiro, guarisse completamente dai dolori reumatici e riuscisse persino a partecipare al duro lavoro dei campi e ciò proprio grazie ai massaggi del piccolo Tokujiro.
In seguito a questi risultati il piccolo Tokujiro decise che nella vita voleva prendersi cura e guarire gli altri, e così all’età di diciassette anni si trasferì a Tokyo, con scarsissimi mezzi economici, deciso ad imparare le tecniche di massaggio.
Trovò lavoro dapprima come venditore di giornali, lavoro in cui riscosse grande successo proprio grazie alle sue straordinarie capacità di guarire col massaggio: proponeva trattamenti gratuiti a quei clienti che compravano l’abbonamento alla rivista che vendeva.

In seguito divenne l’allievo di Yoshimasu Odagawa, un massaggiatore di cui venne a conoscenza tramite una rivista, e qui si diplomò quattro anni dopo.
Nel 1925 Tokujiro tornò in Hokkaido e aprì un centro massaggi nella città di Muroran. Qui riuscì ben presto a farsi un’ottima reputazione, e grazie anche all’aiuto di alcuni suoi clienti, che erano uomini politici influenti, la sua notorietà diventò presto grande nell’intero Giappone.

Successivamente Tokujiro, spinto dal desiderio di aiutare quante più persone possibile, decise di tornare a Tokyo e di diffondere lo Shiatsu; fu così che nell’ottavo anno dell’epoca Showa (1933), affidò il centro massaggi di Sapporo al fratello Haruo e tornò a Tokyo.

Tokujiro fece molta fatica a raggiungere una certa stabilità fu costretto quindi a trasferirsi ben sette volte e alla fine aprì il suo nuovo studio di Shiatsu a Koishikawa, davanti al tempio Dentsuuin.

Qui finalmente riuscì a farsi numerosi clienti e ad avere un buon riscontro economico.

Ma Tokujiro voleva andare oltre, voleva non solo praticare ma anche diffondere lo Shiatsu.

Così nacque il “Nihon Shiatsu Gakuin” ovvero la “Scuola Giapponese di Shiatsu”. Non dobbiamo comunque farci ingannare dal termine “scuola”: in realtà non venivano ammessi più di quindici studenti e lo spazio a disposizione consisteva di due stanze di 13,2 m.

La scuola formò tanti massaggiatori e anche i clienti di Tokujiro aumentarono. Ma nel diciannovesimo anno dell’epoca Showa (1944), Tokyo fu bombardata più volte dai B29 americani e molte case, come quella di Tokujiro, andarono a fuoco. La famiglia Namikoshi allora, fu costretta a trasferirsi nella prefettura di Akita e anche qui Tokujiro fu ben accolto.

Le persone pagavano i suoi massaggi con riso e verdura e così, nonostante la guerra, la famiglia non ebbe difficoltà a procurarsi da mangiare.

E anche questo fu per merito dei pollici di Tokujiro.

Quando sentì alla radio l’imperatore Hirohito che annunciava ufficialmente la fine della guerra, Tokujiro Dopo la guerra tornò a Tokyo, ma trovò solo i resti della scuola, quasi completamente bruciata.
Rimase in piedi da solo a pensare: “Ho perso la casa e anche la scuola, ho perso tutti i beni materiali. Ma mi rimangono ancora i miei pollici, che sono il mio bene più prezioso, la mia vita. Posso ricominciare da capo ancora una volta… anzi, con i soldi che guadagnerò grazie ai miei pollici farò ricostruire il Giappone! Niente è impossibile, se lo si vuole veramente!” E rise soddisfatto.

“Per ricostruire il Giappone, innanzitutto devo prendermi cura della salute delle persone.” Tenendo sempre a mente queste parole, prese in affitto una casa, dove ricominciò a fare scuola. Alcuni dei primi studenti divennero poi insegnanti della scuola stessa e in meno di un anno, il 25 maggio del ventunesimo anno dell’epoca Showa (1946), riuscirono a ricostruire l’edificio scolastico.

Il 25 settembre del dodicesimo anno dell’epoca Heisei (2000), Tokujiro, all’età di novantaquattro anni, passò a miglior vita. Alcuni anni prima del decesso, venne costruita la sua statua di bronzo nel cortile della scuola (che nel frattempo aveva cambiato il proprio nome in “Scuola professionale di Shiatsu”).

 

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